In sequenza
Viaggio senza trama in cerca di un'architettura in posa
Mostra fotografica di Alessandra Sitta, a cura di Sara Marini.
"In sequenza guardiamo, leggiamo e percepiamo il mondo, un falso mito vuole che questa sequenza sia logica, consequenziale, razionale.
Eppure i termini per ricordarci che guardiamo zoomando, con déjà vu, selezionando come in Blow Up ci sono. La sequenza è uno strumento di viaggio che ci mette di fronte ad una trasformazione, ad una trasfigurazione del soggetto, che finalmente non è solo reale ma interpretabile.
Alcuni passaggi delle sequenze possono sembrare insistenze, accanimenti o amnesie, tutto questo permette di partecipare e al contempo di interagire: possiamo, da osservatori, colmare quei vuoti o decidere un diverso finale della storia. Il viaggio è la meta: architetture importanti si mettono in mostra, pronte per essere carpite dall'obbiettivo ma questo scatta e scappa. La trama è l'ordito. Le coordinate, i luoghi in cui queste sequenze sono state vissute, i nomi, le funzioni e gli autori che fissano queste architetture sono da sfogliare, quello che deve rimanere è il fruscio della carta e la partecipazione al racconto. Paradossalmente le architetture sono cercate, onorate, ridotte progressivamente a maquette senza scala o a porcospini meccanici e minacciosi: anche se staticamente in posa sono in viaggio con noi, è il nostro sguardo che ne decreta la superbia o la necessita. La realtà, pur essendo esaltata, si trova a precipitare in un procedere che l'avvicina all'immaginario, finalmente. E le ragioni decadono a favore del dover pensare.
René Daumal nel suo La gran bevuta ricorda che "RAGIONE, sost. f., meccanismo immaginario sul quale si scarica la responsabilità di pensare." In viaggio non è solo l'autore ma l'osservatore che potrebbe intrecciare le storie, rivederne le connotazioni".
Sara Marini
La mostra fotografica sarà visitabile presso gli spazi di duepuntilab, in via Solferino n.19, dal 9 al 18 maggio 2014.